MUSICA E TURISMO: A PADOVA “I CONCERTI DELLA DOMENICA” CON I SOLISTI VENETI
I SOLISTI VENETI “I CONCERTI DELLA DOMENICA”: 60ª edizione
Sessant’anni di matinée: I Solisti Veneti presentano a Padova, Auditorium Pollini sei domeniche di musica dal 19 ottobre al 30 novembre all’Auditorium Pollini. Vivaldi integrale, progetti inediti, Bach, Hindemith, Šostakovič, Salieri e Mozart.
A metà degli anni ’60, un giovane e promettente direttore d’orchestra padovano ebbe la geniale e lungimirante idea di aprire al pubblico le porte dei matinée musicali, concerti in voga nei salotti del ‘700 e ‘800, tradizionalmente riservati ad un ristretto gruppo di amanti della musica colta che usualmente si tenevano in orario diurno. Nacquero così “I Concerti della Domenica” de I Solisti Veneti, orchestra fondata appena sette anni prima dal Maestro Claudio Scimone. Fu un terremoto in città! programmi musicali mirati, l’abbandono del frac e delle rigide formalità legate agli eventi culturali, la luce accesa in sala, l’inedito orario di inizio e i biglietti a prezzi ridotti, portarono una nuova tipologia di pubblico ad avvicinarsi ai grandi compositori barocchi, classici e contemporanei. Grazie anche al boom economico, abitanti delle periferie, studenti, operai, intere famiglie con nonni e bambini, potevano finalmente ascoltare dal vivo le musiche di Vivaldi e Mozart sentendosi protagonisti, assieme ai musicisti, di una domenica speciale. E fu così che dopo poco, per insufficiente capienza, l’Oratorio di San Rocco, primo luogo designato ad ospitare la rassegna, venne sostituito dalla Sala dei Giganti al Liviano e, successivamente, dal nuovo e ancor più capiente Auditorium Pollini. In sessant’anni il format si è modificato adattandosi via via alle esigenze e alle curiosità del pubblico, senza mai perdere i principi divulgativi de “I Concerti della Domenica”.
Continuità confermata anche negli ultimi sette anni, grazie alla direzione artistica del Maestro Giuliano Carella che, da allievo prediletto di Scimone, a tanti concerti domenicali dei “Solisti” ha assistito, prima di intraprendere la propria carriera internazionale. E, sempre sul solco dell’accessibilità lasciato del Maestro Scimone, I Solisti Veneti hanno recentemente creato gli abbonamenti legati alla kermesse, grazie ai quali due dei sei concerti sono gratuiti.
I Solisti Veneti quest’anno festeggiano i Sessant’anni de “I Concerti della Domenica”. Nata nel 1966 per mano del Maestro Claudio Scimone, la rassegna celebra la sua 60ª edizione confermando un’intuizione ormai storica: portare la musica colta fuori dal circuito consueto, proporla al mattino alle famiglie, agli studenti, agli anziani, ai curiosi.
La formula rimane quella che ha fatto la fortuna del ciclo: orario mattutino, prezzi contenuti, linguaggio divulgativo e interventi esplicativi in sala a cura di direttore, musicisti e ospiti. Per trasformare ogni matinée in un’esperienza culturale viva e partecipata.
Tutte le domeniche alle ore 11.00 all’Auditorium Pollini di Padova dal 19 ottobre al 30 novembre si terranno “I Concerti della Domenica”. Sotto la direzione artistica e musicale del loro direttore, il Maestro Giuliano Carella, I Solisti Veneti propongono sei appuntamenti che spaziano dall’eleganza barocca di Vivaldi e Bach a proposte di drammaturgia musicale in prima assoluta, fino a programmi che interrogano la storia novecentesca e attraverso la memoria collettiva invitano alla pace.
Il ciclo alterna grandi pagine di repertorio a progetti tematici e approfondimenti: un equilibrio che valorizza la lunga storia dell’Orchestra e la sua vocazione divulgativa.
Per il secondo anno continuativo, e grazie anche al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, l’Ente de I Solisti Veneti devolverà in beneficenza l’incasso dell’ultimo concerto a sostegno di una Fondazione ETS meritoria. Quest’anno è stata scelta la Fondazione Alì - Francesco Canella - ETS, istituita in memoria del fondatore dei Supermercati Alì.
“I Concerti della domenica, giunti alla loro 60.esima edizione, sono l’essenza dello spirito de “I Solisti Veneti” volto a coinvolgere un pubblico sempre più ampio e diverso nella riscoperta di un patrimonio musicale comune. Anche quest’ anno i programmi presentati avranno contemporaneamente un intento divulgativo di carattere generale ed uno spirito di intrattenimento ricercato, per “intrigare” una quanto più vasta platea di ascoltatori composta da giovanissimi, da studenti, da famiglie e da appassionati della terza età.
Vivaldi, con il Primo Libro de “La Stravaganza, e Johann Sebastian Bach, con l’inizio di un grande cammino che vedrà nei prossimi anni l’esecuzione integrale di tutti i Concerti per clavicembalo con Roberto Loreggian accompagnato da “I Solisti Veneti”, sono il cardine della programmazione che presenta anche delle autentiche rarità come la stupenda Chamber Symphony opera 110a di Dmitrij Šostakovič dedicata alle vittime di tutte le guerre” conclude il Maestro Giuliano Carella.
Domenica 19 ottobre
ANTONIO VIVALDI: La Stravaganza (Primo Libro, esecuzione integrale) I Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella concerto in memoria di Léonard Gianadda.
Si apre nel solco dell’amicizia, di quell’intimità che i grandi spiriti hanno nella casa delle arti. Claudio Scimone e Leonard Gianadda, mecenate e filantropo svizzero, erano grandi amici. Grande estimatore e appassionato di musica, Gianadda ha ricoperto per decenni la carica di Presidente onorario dell’Orchestra. Nel 1978 ha creato la Fondazione Pierre Gianadda, intitolata alla memoria del fratello. Un museo noto a livello internazionale, che ogni anno richiama migliaia di visitatori grazie alle mostre temporanee e alla ricchissima collezione permanente. Non poteva essere che Vivaldi il compositore adatto per celebrare il legame tra Gianadda, il Maestro Scimone e l’Orchestra. L’Opera IV La Stravaganza (pubblicata nel 1716) è una pietra miliare dello sviluppo del concerto solista: qui Vivaldi esplora il potenziale virtuosistico e drammatico del violino, giocando con spinte ritmiche, invenzioni melodiche e contrasti timbrici. Nel 2025 saranno protagonisti i Sei concerti per violino, archi e basso continuo contenuti nel Primo Libro dell’Opera Quarta, mentre l’esecuzione integrale si concluderà nel 2026, sempre nel ciclo domenicale, con il rimanente Secondo Libro. Per il pubblico è un’occasione ideale per seguire il dialogo continuo fra solista e orchestra: i movimenti allegri costruiscono il carattere della “stravaganza” — sfarzo, sorpresa, bravura — mentre i lenti rivelano la capacità di Vivaldi di mettere a nudo un’espressività più intima. Vivaldi esplora il potenziale virtuosistico e drammatico del violino, alternando invenzioni melodiche, contrasti timbrici e intimità espressiva. L’esecuzione, che come da tradizione dell’Orchestra, viene affidata a sei differenti musicisti configurandosi come un affresco polifonico, con la pluralità dei solisti a dare voce alle virtuosistiche sfumature della fantasia vivaldiana.
Domenica 26 ottobre
JOHANN SEBASTIAN BACH: Il clavicembalo di Bach (Primo Concerto del progetto triennale dedicato all’integrale dei Concerti per uno, due, tre, quattro clavicembali di Johann Sebastian Bach)
I Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella — Roberto Loreggian, clavicembalo. Dopo i Concerti Brandeburghesi, le Suites orchestrali e per violoncello solo presenti nelle passate edizioni, il secondo appuntamento vedrà l’inizio di un progetto triennale dedicato all’integrale dei Concerti bachiani per uno, due, tre, quattro clavicembali. Con l’Orchestra diretta da Giuliano Carella e la maestria di Roberto Loreggian, “Solista Veneto” e formidabile continuatore della più grande tradizione clavicembalistica italiana, saranno in programma i Concerti in re maggiore BWV 1054, in la maggiore BWV 1055 e in fa minore 1056 per clavicembalo e archi. Questi Concerti testimoniano la capacità di Bach di trasporre (e trasformare) materiali strumentali in nuove strutture contrappuntistiche e ritmiche. La loro origine violinistica offre al clavicembalo una linea solista più “cantabile” che richiede all’interprete non solo precisione d’ornamentazione ma una gestione sapiente dell’agogica. Lo schema formale è sostanzialmente vivaldiano, con l' alternanza di Tutti e di Solo, ma il carattere dei temi è squisitamente bachiano: sono frasi semplici, ritmicamente precise e squadrate, ben scandite e armonicamente suscettibili di ampi sviluppi. Il suono del clavicembalo risulta intelligentemente fuso con l' orchestra ed emerge, nei soli, cantabile e dialogante. Roberto Loreggian è il clavicembalista italiano più apprezzato all’estero e ha al suo attivo più di 150 incisioni discografiche delle quali molte hanno ottenuto riconoscimenti internazionali e premi della critica.
Domenica 9 novembre
“GIACOMO GIROLAMO CASANOVA: Io, me medesimo” (prima assoluta) nel 300.mo anniversario della nascita testo e drammaturgia di Sandro CAPPELLETTO
Sandro CAPPELLETTO, voce narrante
Lucio DEGANI, violino
Marco SCOLASTRA, pianoforte
Continua la serie di prosa in musica, intrapresa nelle passate rassegne, con la celebrazione del 300.esimo anniversario della nascita del famosissimo europeista veneziano, Giacomo Casanova. Il testo e la narrazione saranno affidati al noto giornalista e musicologo Sandro Cappelletto, accompagnato da Lucio Degani, violino principale de “I Solisti Veneti”, e da Marco Scolastra al pianoforte. Lo spettacolo, in prima assoluta, conferma uno dei tratti peculiari de “I Concerti della Domenica” che, da sempre, prevedono non solo la partecipazione di solisti di grande fama internazionale ma anche di personaggi di spicco della cultura italiana, impegnati in proposte interculturali di grande attualità.
Le scelte sonore, dal barocco di Corelli, passando per il virtuosismo cantabile di Tartini fino alle pennellate romantiche e iberiche di Elgar e de Falla, disegnano un ritratto in controluce di Casanova. Il narratore (Cappelletto) intreccia memorie e frammenti musicali con attenzione alla continuità drammaturgica e all’equilibrio sonoro tra voce e strumenti.
Domenica 16 novembre
MUSICA DEGENERATA: Hindemith & Šostakovič
“I SOLISTI VENETI” diretti da Giuliano CARELLA
Il titolo programmatico “Musica degenerata” richiama l’espressione “Entartete Musik” - coniata dal regime nazista per indicare la musica non conforme agli standard del regime – e mette in luce la tragedia culturale del Novecento con due dei suoi esponenti: Hindemith, perseguitato e frainteso, e Šostakovič, figura controversa e lacerata, dialogano qui attraverso il timbro della corda.
Nel 130° anniversario della nascita di Paul Hindemith (1895–1963), vengono proposti i Cinque pezzi per orchestra d’archi op. 44/4 e la dolorosa Trauermusik per viola e archi, interpretata dalla Prima viola dell’Orchestra Mario Paladin, che fu composta da Paul Hindemith nel 1936 in memoria di Giorgio V d' Inghilterra. Si tratta di una breve pagina di carattere intimo e commosso che segna un'inversione di tendenza, nel percorso creativo del compositore, improntata ad un alto senso di religiosità. Il ruolo di solista è affidato alla viola, strumento suonato per diletto da Enrico IV, di cui Hindemith era un ottimo interprete.
Il concerto diventa occasione per riflettere sul potere della musica come forma di memoria anche con la straordinaria Chamber Symphony op. 110a di Dmitrij Šostakovič, versione orchestrale di Rudolf Borisovič Baršaj del Quartetto n. 8, dedicato “alle vittime del fascismo e della guerra” e che I Solisti Veneti eseguono in occasione dell’80° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Una partitura che, come disse il compositore stesso, vuole essere una pietra tombale musicale per i morti senza nome, i caduti della storia che non hanno avuto un luogo in cui essere ricordati. Questa magnifica e struggente composizione - appena eseguita dall’Orchestra sui palchi di importantissime rassegne internazionali come il Festival di Lubiana, il Festival delle Nazioni di Città di Castello, l’Emilia Romagna Festival e il Veneto Festival - porta un messaggio forte e necessario: la musica non consola soltanto, ma può anche testimoniare, accendere coscienze, raccontare ciò che la cronaca non riesce più a dire.
Domenica 23 novembre
JOHANN SEBASTIAN BACH: L’Offerta Musicale
“ENSEMBLE VIVALDI” de “I SOLISTI VENETI”
con la partecipazione di Massimo MERCELLI, flauto
“Offerta Musicale” è un laboratorio di contrappunto e ingegno canonico: ogni frammento svela la maestria di Bach nell’elaborare il tema reale in infinite trasformazioni. In termini di esecuzione, qui la trasparenza della scrittura e la chiarezza dei piani contrappuntistici sono essenziali; la presenza dell’Ensemble Vivaldi – composto dalle Prime parti de “I Solisti Veneti” - e del flauto di Massimo Mercelli, ormai considerato astro di famiglia dall’Orchestra, aggiunge una dimensione solistica e virtuosa che riporta il discorso ai rapporti fra strumento solo ed ensemble (come nel concerto barocco), ma in un contesto di sapienza polifonica assoluta. Questo concerto rappresenta una sfida intellettuale data la rarità di un programma interamente dedicato all’arte canonica di Bach, con un solista di caratura internazionale quale Mercelli, il flautista che vanta le più importanti dediche e collaborazioni con i maggiori compositori contemporanei al mondo.
Una raccolta di canoni e fughe sul celebre “Tema Reale” di Federico II di Prussia. Vero e proprio laboratorio di contrappunto e invenzione, dove ogni frammento rivela l’arte combinatoria di Bach. La presenza del flauto solista illumina la Sonata per traversa, violino e continuo, aggiungendo alla sapienza polifonica un registro di brillante virtuosismo.
Domenica 30 novembre
SALIERI / MOZART
nel 200° anniversario della morte di Antonio Salieri
I Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella
con la partecipazione di Filipe PINTO-RIBEIRO (pianoforte).
Il concerto conclusivo mette a confronto Salieri e Mozart nella duplice veste di celebrazione storica (200° anniversario della morte di Salieri) e di dialogo musicale. Il veneto Antonio Salieri è stato un genio musicale colpevole solamente di essersi trovato nel posto giusto al momento sbagliato, amato dalle corti austriache ma obbligato a confrontarsi, suo malgrado, con l’inarrivabile genio dei geni con cui nessuno avrebbe mai potuto competere. Nel concerto a lui dedicato, la Sinfonia “Veneziana” e l’originale Triplo Concerto per oboe, violino e violoncello solisti mostrano il Salieri orchestratore: chiarezza formale, gusto melodico e armonico e abilità nella scrittura concertante meritano una rinnovata e attenta lettura. Le due sue invenzioni verranno messi a confronto con il Concerto n. 2 in la maggiore KV 414 per pianoforte e orchestra di Mozart. Si tratta di una delle pagine per le quali lo stesso Mozart nutriva particolare predilezione. Il vertice della produzione pianistica mozartiana degli anni di Vienna (1781-1791) è concentrato nei 17 concerti per pianoforte che restano uno dei momenti più significativi della personalità creatrice di questo straordinario compositore. Il Concerto K 414 è articolato in tre tempi e per ognuno di essi Mozart scrisse la cadenza, improntata ad uno stile di misurato virtuosismo. La parte solistica sarà affidata a Filipe Pinto-Ribeiro, considerato uno degli artisti portoghesi più importanti degli ultimi decenni e unico pianista lusitano ad aver ricevuto il riconoscimento ufficiale di Steinway Artist nel 2014 dal prestigioso marchio di pianoforti Steinway & Sons. Pinto-Ribeiro si è esibito nei più prestigiosi festival e stagioni concertistiche in Europa, America, Asia e Oceania padroneggiando un vasto repertorio che lo ha portato ad affermarsi sia nella musica romantica che in quella barocca o contemporanea.
Grazie anche al contributo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, l’incasso del concerto sarà devoluto alla Fondazione Alì – Francesco Canella, neonato ente che persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e il benessere delle persone, in particolare delle fasce più fragili come anziani, minori e persone con disabilità, principi comuni al DNA programmatico e culturale de “I Concerti della Domenica”.
Info e biglietti: www.solistiveneti.it
Biglietti in vendita online, presso la sede dell’Orchestra (P.le Pontecorvo 4/A Padova, lun-ven
dalle 9.30 alle 17.30), da Gabbia Dischi (Via Dante 8 Padova) e al botteghino dall’Auditorium
Pollini a partire da un’ora prima dell’inizio del concerto.
Sostenitore € 25
Intero € 15
Ridotto € 10 (over 65)
Bambini € 5 (sotto i 12 anni)
Studenti € 3 (Conservatorio e Università)
Abbonamenti (nominale 6 concerti)
Sostenitore € 100
Intero € 60
Ridotto € 42 (over 65)
Bambini € 18 (sotto i 12 anni)
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