FILOSOFARTI FESTIVAL DI FILOSOFIA: LA SCINTILLA DI LAGART NELLA MOSTRA DI CREMONA, VERRUCCHI E GALLO


LAGART

Laboratorio filosofico – artistico Aloisianum Gallarate

Venerdì 22 febbraio 2019

Università del Melo – via Magenta 3 Gallarate 

CRISTIANESIMO E MODERNITA’

Riflessioni ed elaborazioni artistiche a partire dal pensiero di Charles Taylor 

Tavola rotonda con la partecipazione di: Gianluigi Baliani, Vincenzo Capodiferro, Franco Carenzo, Maurizio Toja, Luca Vettorello. Sala Planet Soul, ore 15.00

Inaugurazione mostra con le opere di Christian Cremona, Daniele Verucchi, Luciana Gallo. Galleria dell’Università del Melo, ore 17.00

Apertura mostra dal 22 febbraio all’8 marzo 2019

Dalle ore 16 alle ore 19, tutti i giorni dal lunedì alla domenica 

Il progetto espositivo proposto dagli artisti Christian Cremona, Daniele Verucchi e Luciana Gallo in occasione di FilosofArti 2019, pone il fare artistico quale testimone di bellezza nell'orizzonte senza misura fra spirito e materia. Il mistero del viaggio umano parte da tre istanze diverse, ma che curiosamente si incontrano lungo il percorso, conservando, tuttavia, il proprio linguaggio specifico.
Il rischio di camminare insieme, senza dimenticare l'autonomia e la libertà necessaria al processo creativo, è l'interrogativo: la scintilla di LAGART.
Le opere scelte dagli artisti investigano la materia, la trasformano, la fanno prova dell'Insondabile, del Trascendente.
La luce di Cremona apre a uno spazio insito, nascosto, rivelato, a volte orchestrato sul piano compositivo; a volte più emotivo e che porta a estendere il tempo di lettura  dell'immagine di  matrice contemplativa.
Verucchi colloca l'Uomo alla presenza dell'enigma: minuto e desideroso di risposte, eco dei romantici, e insieme risoluto, sapiente nel districarsi nei tortuosi sentieri del pensiero e del sogno, fra intangibile e comprensibile. La sua materia è concentrata centralmente nell'area, il luogo filosofico è razionale e immediatamente percettibile.
I lavori di Gallo sono lavori intimi, molto personali, capaci di sondare lo stato d'animo come tante pagine di diario, echeggianti dell'approccio creativo femminile: un racconto di sapore autobiografico e che, tuttavia, estende allo spazio la gioia dell'incontro, il riplasmarsi della vita.
La mostra offre in successione lo svolgersi di questa meta comune, nella volontà di dare risposte e suggerire ulteriori domande volte alla comprensione dell'essere umano con linguaggi e codici nuovi, distintivo della modernità, ma che da sempre fanno di esso un ricercatore affamato di Verità.


A cura di: LAGART
Laboratorio filosofico – artistico Aloisianum Gallarate

Note biografiche di Daniele Verucchi
"Sono nato a Milano nel 1946. Mi sono formato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Dal 1980 al 1992 sono stato docente di comunicazione visiva presso l’Istituto Europeo di Design a Milano.
Dal 1996 al 2010 sono stato titolare di uno spazio espositivo con laboratorio di vetro d’arte a Sesto Calende. In questo contesto estremamente creativo, ho realizzato numerosi quadri, trompe l’oeil, lampade e vetrate d’Arte presenti anche in Svizzera, Romania, Francia, Spagna, Norvegia, U.S.A. e Australia. Ho partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
Sono autore di due libri presso la casa editrice Editiemme: Le tecniche del visual design e Espressione e gestualità. 
Del mio lavoro hanno scritto: Barbara Majorino, giornalista– Dott. Gabriele Mandel (ex direttore dell’universita’ IULM di Milano)– Dott. Fabrizia Buzio Negri, critica d’arte - Avv. Francesco Ogliari ex Assessore alla cultura di Milano – Melissa Gazzonio, giornalista – Prof. Aldo Maria Pero, critico d’arte - G. Pinketts scrittore - Christian Cremona, artista e critico d’arte. 
In particolare amo riferire parte della critica che fece ad una mia mostra personale il Dott. Gabriel Mandel storico critico d’arte: “... E’ un inno ai valori specifici della gens umana: Arte, Fede, Civismo, che l’essere umano ha per sé poiché possiede la scintilla divina, l’anima goccia d’acqua che tornerà all’Oceano senza fine. Per quali vie? Verucchi ne addita una. Ogni suo dipinto invita alla meditazione profonda. Non è per tutti: è per coloro che sanno leggere…”                          “...Tutto nella vita è simbolo, ma non sempre ce ne accorgiamo. E’ simbolo profondamente inteso ogni quadro di Verucchi, ma è simbolo che solo l’inconscio percepisce ed elabora. E’ simbolo del Divino ogni momento dell’universo infinito, ma solo i mistici sanno coglierlo...”

Riflessioni sul progetto Cristianesimo e Modernità
Quello che ho esposto per LAGART all’interno del Festival FilosoFarti, testimonia il mio ultimo modo di rappresentare visivamente il rapporto tra psicoanalisi e “visione mistica” nella chiave di lettura di un Cristianesimo moderno.
Occupandomi di arti visive, ho seguito con grande interesse gli sviluppi “formali” dell’arte religiosa che dal medioevo, almeno fino al tardo ottocento, viveva di un’iconografia abbastanza omogenea e talvolta cruenta. A partire dal '900 la cultura psicanalitica ha influenzato anche la pittura dando vita ad immagini e contenuti surreali-simbolici. E' possibile creare un dialogo tra questi due modi così diversi di fare arte? E' questo il mio tentativo, pur concependo la Trascendenza prevalentemente come apertura al Mistero.
Nei miei lavori i contenuti surreali-simbolici si manifestano principalmente, nella presenza dell’oro al quale attribuisco valore di positività, che dal punto di vista religioso rappresenta la possibilità di salvezza dell’anima e nella psicoanalisi la risorsa della consapevolezza interiore.


Università del Melo
Via Magenta 3
21013 Gallarate (VA)
0331 708224
udm@melo.it
www.melo.it

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