TEATRO E LIRICA: LA NUOVA STAGIONE DI RED CARPET TEATRO PORTERA' LA TOSCA A VARESE


LA TOSCA A VARESE
Tutta la stagione 2019-2020 di Red Carpet Teatro 
Opera lirica, grande prosa e teatro contemporaneo

Riprendono i lavori in casa Red Carpet Teatro, che con la nuova stagione 2019-2020 conferma e rafforza il percorso intrapreso negli ultimi anni e che caratterizza l’essenza eclettica e singolare della propria opera. Unica nel panorama varesino, la compagnia ha sempre fatto della produzione il proprio punto di forza, riuscendo a portare sul palcoscenico grandi classici del teatro di prosa, nuove produzioni contemporanee e produzioni di opera lirica. Questa dialettica continua tra innovazione e tradizione e come nella melodia di un pianoforte permette di suonare nuove note sull’eco profondo degli accordi passati. Le molte sfumature che caratterizzano il quadro completo della produzione della compagnia varesina hanno permesso a Red Carpet Teatro di affermarsi e confermarsi nuovamente come unica realtà culturale anche nella produzione di grandi opere liriche, in collaborazione con Giorni Dispari Teatro, nella peculiare cornice della Città Giardino.


La stagione

Il sottile e delicato fil rouge che attraversa ed unisce gli spettacoli della stagione 2019-2020 è l’amore. Energia che risveglia ed eleva i sensi e protegge dall’effimera caducità dell’esistenza, l’amore viene analizzato ed indagato da ogni angolatura ed ogni piccolo indizio che lascia ogni spettacolo è preziosissimo affinché ciascuno di noi possa trovare una risposta alla propria personale ricerca.

“Nero (e rosa carne)” – 22 novembre 2019, Teatro G. Santuccio
con Giusi Cossentino, Silvia De Lorenzi, Debora Palmieri
regia Serena Nardi
produzione Red Carpet Teatro

Red Carpet Teatro inaugura la propria stagione teatrale il 22 novembre, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, e porterà in scena il primo spettacolo di prosa. Nero (e rosa carne).vuole raccontare le diverse sfumature della violenza raccontando le storie di tre donne violate e di tre uomini che, violando, fanno prima di tutto, soprattutto, male a se stessi.

“Un’ora di niente” – 13 dicembre 2019, Teatro G. Santuccio
di e con Paolo Faroni
assistente alla regia Alessia Stefanini
supervisione ai testi Massimo Canepa
produzione Bluscint

Un monologo comico sul conflitto tra natura e spirito, tra eccezionalità e quotidianità, tra bisogni e sogni e di come tutti questi conflitti trovino nell’amore il loro campo di battaglia. Si impara a ridere con ironia di se stessi in Un’ora di niente.

“Celeste” – 31 gennaio 2020, Teatro G. Santuccio
con Francesca Borriero, Roberto Ingenito, Claudio Boschi
testo e regia Fabio Pisano
costumi Rosario Martone
disegno luci Paco Summonte
suggestioni sonore Francesco Santagata
produzione Libera Imago

Celeste è una figura rara, una ebrea del ghetto romano, una donna bellissima che durante uno dei periodi più bui della nostra Storia riuscì a compiere atti orribili verso la propria gente. Lo spettacolo, cerca di indagare, senza giudizi, ma con la semplice esposizione dei fatti, perché la “Pantera Nera” Celeste abbia agito con tale cattiveria, svendendo senza pietà le vite degli ebrei del ghetto alle SS.

“Meno male che c’è la luna” – 14 febbraio 2020, Teatro G. Santuccio
di e con Jacopo Bottani e Luca Oldani
supervisione artistica Stefano Cordella
progetto grafico Davide Perrone
produzione Pan Domu Teatro

Con il sostegno di Residenza Fili d’arte 2017 di Teatro Actores Alidos
Progetto vincitore del Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2017, Giuria Docenti
Spettacolo vincitore Festival Evento Segreto 2019, Miglior Dialogo

Due personaggi tenteranno di capire perché si trovano in un determinato posto e soprattutto perché si dirigono in una determinata direzione. Il viaggio esterno li condurrà ad un viaggio interiore: nel tentativo di ricordarsi la ragione del loro “esserci”, non potranno che interrogarsi a vicenda sul loro rapporto, sulle loro vite e sul loro andare. Lo spettacolo è vincitore del Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2017, Giuria docenti.

“Tosca” di G. Puccini – 1 marzo 2020, Teatro Openjobmetis
Opera lirica in tre atti di Giacomo Puccini
libretto di V. Sardou, L. Illica, G. Giacosa
Orchestra delle Terre Verdiane
direttore Stefano Giaroli
regia Serena Nardi
produzione Giorni Dispari Teatro/Red Carpet Teatro

con il sostegno di Fondazione Comunitaria del Varesotto, Banca BCC Credito Cooperativo  e il patrocinio del Comune di Varese

La forza dirompente dell’Opera permeerà la stagione di Red Carpet Teatro. Amore e Morte trovano ugual peso ed uguale potenza nella figura di Tosca. Un Angelo. Un Demone. In questa, che viene considerata l’opera più drammatica di Puccini, la suspense ed i colpi di scena tengono in costante tensione lo spettatore. Con il sostegno di Fondazione Comunitaria del Varesotto ed il patrocinio del Comune di Varese, Red Carpet Teatro darà nuova vita ad uno dei personaggi più complessi ed epici della storia dell’Opera.

“Sic transit glora mundi, la Papessa” – 19 marzo 2020, Teatro G. Santuccio
testo e regia Alberto Rizzi
con Chiara Mascalzoni
luci e fonica Manuel Garzetta
organizzazione Barbara Baldo
produzione Ippogrifo Produzioni

Dall’elezione di un Papa donna parte l’indagine sulla figura e la funzione della donna negli ultimi secoli della storia occidentale. Vincitore di numerosi premi, è un viaggio ironico e divertente nella storia della Chiesa cattolica, che affronta l’attualissimo tema del maschilismo occidentale.

“Ma pure questo è amore” – 4 aprile 2020, Teatro G. Santuccio
con Gabriele Genovese e Valeria Perdonò
testo e regia Simona Migliori
primo spettatore Paolo Trotti
foto di scena Michela Piccinini
produzione Teatro Linguaggicreativi

Due esistenze “sbagliate”, disilluse dalle vicende della vita, incrociano le proprie strade per poi separarsi bruscamente e rincontrarsi di nuovo nello stesso luogo dove tutto è incominciato, la palestra del quartiere. In uno di quei giri strani che fa la vita, che porta a ritrovarsi e riscoprirsi e a medicare con l’amore le ferite della propria anima.

“Mandragola” – 16 aprile 2020, Teatro Openjobmetis
di Niccolò Machiavelli
regia Vittorio Bizzi
produzione Giorni Dispari Teatro/Red Carpet Teatro

con il sostegno di Fondazione Comunitaria del Varesotto  e il patrocinio del Comune di Varese

Con il sostegno di Fondazione Comunitaria del Varesotto e il patrocinio del Comune di Varese, Red Carpet Teatro porterà nella Città Giardino un capolavoro del teatro del Rinascimento: la Mandragola di Macchiavelli. Callimaco è innamorato di Lucrezia, moglie dello sciocco messer Nicia e con l'aiuto del servo Siro e dell'astuto Ligurio si spaccia per famoso medico e convince Nicia che l'unico modo di avere figli sia di somministrare a sua moglie una pozione di mandragola, radice dai poteri prodigiosi, ma lo avverte che il primo che avrà rapporti con lei morirà.

“L5-S1 una storia naturale” – 8 maggio 2020, Teatro G. Santuccio
con Alessia Vicardi
testo Michela Tilli e Alessia Vicardi
regia Chiara Petruzzelli e Alessia Vicardi
musiche Flavio Aster Bissolati

Con lo spettacolo L5-S1 una storia naturale ci si addentrerà nella vita di una donna segnata dalla malattia e dal dolore, perno attorno a quale ruota la sua esistenza. E quando il dolore prende il sopravvento il corpo perde il suo compito di fungere da ponte tra il mondo esterno e l’animo profondo. Si sgretola. Ogni contatto con ciò che sta di fuori si annulla e l’essenza della vita diventa un cumulo di frammenti che non si riescono più a ricomporre.

“Quartett” – 22 maggio 2020, Teatro G. Santuccio
di Heiner Müller
regia Serena Nardi
produzione Giorni Dispari Teatro/Red Carpet Teatro

Morteuil e Valmont sono i protagonisti di questo gioco pungente, nel quale si palleggiano frasi secche e brutali di cui il sesso è baricentro. Da questa ossessione parte l'analisi di Müller, che indaga l'intrinseca crudeltà dell'esistenza umana, il modo in cui tutte le relazioni alla fine si riducono alle lotte per il possesso e la sconfitta dell'altro.



Biglietti

Tosca
Intero: € 36,00 | 32,00 | 28,00
Ridotto gruppi, under 18 e over 60: € 32,00 | 28,00 | 24,00
Ridotto e scolaresche (min. 25 studenti): € 10,00

Mandragola
Intero: € 20,00 | 18,00 | 16,00
Ridotto e scolaresche: € 10,00

Spettacoli al Teatro Santuccio
Via Sacco, 10 - Varese
Biglietto posto unico: € 12


Informazioni
Info Spettacoli
lab@redcarpetteatro.it - +39 333 888 1041

Direzione Artistica e contatti con la Stampa
info@redcarpetteatro.it - +39 339 8870121  -  +39 347 7456918



Partner
La stagione Red Carpet Teatro è realizzata dalle Associazione Culturali
Red Carpet Teatro e Giorni Dispari Teatro

BIGLIETTI:

INTERI: Platea € 32,00 | 1° Galleria € 28,00 | 2° Galleria € 24,00
RIDOTTI: Platea € 28,00 | 1° Galleria € 24,00 | 2° Galleria € 22,00


DOMENICA 1 MARZO 2020 ORE 17
Giorni Dispari Teatro e Red Carpet Teatro presentano
TOSCA di Giacomo Puccini

Opera lirica in tre atti di Giacomo Puccini
libretto di V. Sardou, L. Illica, G. Giacosa
Orchestra delle Terre Verdiane, direttore Stefano Giaroli
regia di Serena Nardi

Il libretto deriva dal dramma La Tosca dello stesso Sardou, rappresentato per la prima volta il 24 novembre 1887 a Parigi, il cui successo fu legato soprattutto all’interpretazione della grande attrice Sarah Bernhardt. La Tosca venne rappresentata al Teatro dei Filodrammatici di Milano all’inizio del 1889 e Giacomo Puccini ne rimase molto colpito, cominciando a pensare di ricavarne un’opera. Nell’ottobre 1899 l’opera fu completata ed il 14 gennaio 1900 venne rappresentata al Teatro Costanzi di Roma, ora parte del teatro dell’Opera di Roma.
Inizialmente criticata da una parte della stampa, che si attendeva un lavoro più in linea con le due precedenti opere di Puccini, Tosca si affermò ben presto in repertorio e nel giro di tre anni fu rappresentata nei maggiori teatri lirici del mondo. Fu un grandissimo trionfo ed ebbe implicazioni di lunga durata per il teatro in musica, non solo in Italia, ma anche altrove. Plasmò, ad esempio, il teatro d’opera negli Stati Uniti e influì su quello di numerosi Paesi europei nonché, oggigiorno, è uno dei drammi di musica più rappresentati in tutto il mondo. Il 14 gennaio 1900, dunque, data di debutto dell’opera, è considerato come un punto di svolta nella musica italiana – il vero inizio della musica del XX secolo e soprattutto del dramma di musica di stile italiano.

Tosca è considerata l’opera più drammatica di Puccini, ricca com’è di colpi di scena e di trovate che tengono lo spettatore in costante tensione. Inoltre non vi è Ouverture iniziale. La vena melodica di Puccini ha modo di emergere nei duetti tra Tosca e Mario, il suo amante, nonché nelle tre celebri romanze, una per atto (Recondita armonia, Vissi d’arte, E lucevan le stelle), che rallentano in direzione lirica la concitazione della vicenda.
L’acme drammatico è invece costituito dal secondo atto, che vede come protagonista il sadico barone Scarpia, nel quale l’orchestra pucciniana assume sonorità che anticipano l’estetica dell’espressionismo musicale tedesco.

La trama

L’ambientazione dell’opera è collocata a Roma, tra la chiesa di S. Andrea della Valle, palazzo Farnese e Castel sant’Angelo, e la vicenda si svolge in un unico giorno, il 14 giugno del 1800.
La napoleonica Repubblica Romana è appena stata abolita e sono in corso rappresaglie nei confronti degli ex repubblicani. Fra questi Cesare Angelotti, già console della Repubblica che, evaso da Castel Sant’Angelo, trova rifugio nella Chiesa di Sant’Andrea della Valle. Qui incontra il suo amico pittore Mario Cavaradossi che gli assicura aiuto e collaborazione. Il colloquio fra i due è interrotto dal sopraggiungere della cantante Floria Tosca, amante del pittore, che si lascia andare ad una scenata di gelosia perché si accorge che il volto di Maria Maddalena che Mario sta dipingendo è quello della marchesa Attavanti. Dopo essere stata rassicurata dal pittore, Tosca lascia la chiesa e i due amici fuggono via.
Il resto della storia si sviluppa intorno al personaggio del barone Scarpia, capo delle Guardie Pontificie il quale, venuto a conoscenza dell’intesa fra il fuggiasco ed il pittore, ordisce una trappola per conseguire il duplice obiettivo di sedurre Tosca e catturare Angelotti. Fa dunque arrestare Cavaradossi con l’accusa di cospirazione e poi costringe Tosca, con la promessa di un salvacondotto per il suo amato, a promettersi a lui ed a rivelare il nascondiglio di Angelotti. Tosca cede al ricatto ma, non appena ottenuto il documento, estrae un coltello ed uccide Scarpia. Corre dunque a salvare il suo uomo ma giunge tardi perché, nel frattempo, Mario è stato fucilato. Colta dalla disperazione, Tosca si toglie la vita gettandosi nelle acque del Tevere.

I momenti più intensi del melodramma pucciniano sono probabilmente contenuti nelle arie “Vissi d’arte”, nel II atto, ed “E lucevan le stelle”, nel III. In “Vissi d’arte”, romanza divenuta celebre, si coglie la poetica disperazione e lo smarrimento di Tosca che, sotto l’atroce ricatto di Scarpia, si scopre incapace di concepire e di comprendere tanta cattiveria e si rivolge a Dio con toni di supplica ma anche di risentimento: “Vissi d’arte, vissi d’amore, non feci mai male ad anima viva!… Nell’ora del dolore, perché, perché Signore, perché me ne rimuneri così?”


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