CULTURA: PROSPETTIVE CULTURALI PER VARESE PRESENTA IL “PICASASS” DI ARCISATE SOPRAVVISSUTO AL «TITANIC»: LA STORIA DI EMILIO PORTALUPPI


IL “PICASASS” DI ARCISATE SOPRAVVISSUTO AL «TITANIC»:LA STORIA DI EMILIO PORTALUPPI

«PROSPETTIVE CULTURALI PER VARESE»
RIMANDATO AL 13 NOVEMBRE L'INCONTRO
IL “PICASASS” DI ARCISATE SOPRAVVISSUTO AL «TITANIC»: 
LA STORIA DI EMILIO PORTALUPPI


Per un motivo logistico siamo costretti a spostare l'appuntamento che era previsto per oggi alle 17,30 con l'ottimo Claudio Bossi. L'incontro si terrà sempre presso il «Salone superiore» della Pasticceria Zamberletti, di Corso Matteotti 20, Varese
Mercoledì 13 novembre 2019, alle ore 17,30.

«PROSPETTIVE CULTURALI PER VARESE»
Bruno Belli, Presidente,

Approfondimento del libro 
di CLAUDIO BOSSI.
edito da «Macchione Editore»

a cura dell’AUTORE

«Il picasass sopravvissuto al Titanic» tratta della lunga storia della vita di Emilio Portaluppi, scultore e architetto, nato ad Arcisate, americano d’adozione. Tra gli archivi della nave Claudio Bossi ha trovato documenti sulla figura di Giuseppe Portaluppi, che si salvò aggrappandosi ad un pezzo di ghiaccio
Si tratta di una biografia che è quasi un romanzo storico, con molta attenzione ai dettagli, che va oltre le avventure del protagonista, comprendendo le ampie vicende dell’emigrazione, del lavoro e della società tra Ottocento e Novecento.
Emilio Ilario Giuseppe Portaluppi, scultore di professione, uno dei pochi italiani sopravvissuti alla tragedia del Titanic. Era nato nel 1881 ad Arcisate, ora in provincia di Varese, all’epoca località sotto il dicastero di Como. Figlio di Carlo e Giuseppa Perlatti, scultore, era partito per Barre, Vermont, capitale mondiale del granito, nel 1903. Lavorò nella «Tonella & Sons Granite and Manufacturing Company», azienda specializzata in monumenti funerari e in pavimentazioni e opere in pietra. Negli Usa Portaluppi si sposò con la concittadina Caterina Pelegatta, dalla quale ebbe una figlia, Ines; poi si separò nel 1910. Madre e figlia tornarono in Italia. Nell’autunno 1911, Portaluppi fece un viaggio in Italia allo scopo di rivedere la famiglia. Nella primavera del 1912, decise di tornare in America: sul «Titanic»…
La storia è raccontata con particolari inediti e un ricco apparato iconografico da Claudio Bossi, autore della ricerca e del libro. Portaluppi fu salvato dalla nave «Carpathia», quindi, nel 1914 riprese il mare per tornare in Italia, dove combatté nella Prima guerra mondiale nell’esercito italiano.
Portaluppi morì all’età di oltre novant’anni, nel 1974, portando con sé i suoi misteri.
Ora la sua storia – che leggenda vuole abbia ispirato, complice un flirt con una passeggera della prima classe, proprio la vicenda di Jack e Rose in «Titanic» di James Cameron – è diventata il libro, edito da Macchione.

NOTA sull’autore: Claudio Bossi, scrittore e storico, da molti anni indaga sul misterioso naufragio del «Titanic». Sull’argomento ha scritto numerosi articoli, pubblicato diversi libri e tenuto conferenze. E’ considerato tra i più qualificati esperti internazionali della storia del celebre transatlantico. Nel 2015 a Claudio Bossi è stato conferito il Premio Nazionale «Cronache del Mistero».

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