CALCIO: CITTA' DI VARESE MOMENTO DIFFICILE MA IL CUORE BIANCOROSSO BATTE ANCORA



CITTA’ DI VARESE – SOLO PER LA MAGLIA 

𝗖𝗜𝗧𝗧𝗔' 𝗗𝗜 𝗩𝗔𝗥𝗘𝗦𝗘-𝗖𝗔𝗦𝗔𝗧𝗘𝗦𝗘

Domenia 29 gennaio alle 14.30

Stadio Franco Ossola Varese

𝗔𝗿𝗯𝗶𝘁𝗿𝗼: Andrea Mazzer Sezione di Conegliano.

𝗔𝘀𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘁𝗲 𝟭: Marco Fontana Sezione di Schio

Situazione davvero kafkiana quella che si vive dalle parti del “Franco Ossola” e in casa del Città di Varese. Non bastasse una classifica sempre più deficitaria, con la vetta ormai distante anni luce e il fondo classifica e la zona retrocessione diretta che si avvicina sempre di più, non bastasse una lista di infortuni da far pensare di far sponsorizzare la squadra dalla Madonnina del Sacro Monte, non bastasse la squalifica di quattro giornate rimediata da uno dei pilastri della difesa, non bastassero le squalifiche, non bastasse il tifo palesemente contrario di una certa stampa schierata a prescindere contro la società e la squadra, non bastasse ancora il pubblico che mugugna, per la quarta giornata del girone di ritorno si aggiunge come ciliegina sulla torta la penalizzazione della Lega che ha imposto, causa alcuni cori che non piacciono al “politically correct” che va tanto di moda da parte della curva a Seregno,  di disputare il prossimo impegno casalingo contro la Casatese a porte chiuse.

La curva nord, sulla pagina facebook del “CUV  Varese”, ha annunciato comunque la propria presenza all’esterno dello stadio, sia per sostenere la squadra, come i ragazzi della Nord hanno sempre fatto, sia per far sentire il proprio disappunto verso la gestione societaria.

Tutto ciò che risultato avrà sul morale della squadra? Decimata da infortuni, reduce da una lunga serie di sconfitte prima del pareggio contro il Seregno, strappato con le unghie e con i denti e con la grinta dei veterani rimasti e l’entusiasmo dei giovanissimi buttati giocoforza alla ribalta, la formazione di De Paola dovrà vedersela con un’altra formazione che, partita tra le favorite per un posto nei playoff, rimane non lontana da tale traguardo, ma ha inanellato nelle ultime quattro gare un ruolino di marcia identico ai biancorossi di casa: tre sconfitte prima dell’ultimo pareggio casalingo contro il fanalino di coda Caronnese.

Una domanda ora ci percorre la mente: cosa rimane da chiedere a questa stagione al tifoso varesino? Rimane ancora molto, rimane una categoria da difendere con i denti, per poter programmare si spera in modo migliore la ripartenza dall’anno prossimo, senza sprofondare nel baratro dell’Eccellenza.

E allora, pochi o tanti che siano coloro che ancora hanno a cuore le sorti della squadra di calcio della nostra città, facciamo quadrato contro tutto e tutti. Ci sarà tempo poi per riflettere e valutare ed arrabbiarsi su mille ed una cosa, ci sarà il tempo delle discussioni e delle polemiche, ma ora tutto ciò a che giova? A che giova chi viene sui gradoni del Franco Ossola commentando già al primo minuto “oggi ne prendiamo tre”? A che giova fischiare ragazzini al debutto o quasi in questa categoria? Tifare, tifare solo per la maglia, per difendere quei colori biancorossi che si portano nel cuore, che sventolano sulle pezze portate con orgoglio nelle valli bergamasche come nei campi della Brianza, dopo aver visto ben altri palcoscenici. Non saremo più i  diecimila della finale con la Sampdoria, non saremo più neanche i duemila della partita dello scorso anno con il Novara.. pochi, ma buoni, uniti come gli Spartani alle Termopili, attendendo tempi migliori e l’inevitabile ritorno degli “occasionali”, ovvero quelli che frequentano qualsiasi sport, purchè di moda nel momento e possibilmente vincente e “trendy”.

Lasciamo ad altri le passerelle, a noi piace soffrire per vedere un contrasto vincente di Gazo, una parata di Moleri, e allora viva il “ballerino” che segue ogni partita soffrendo e commentando “oggi.. possiamo farcela” all’intervallo, viva “Marco Tigros” che andava da una tribuna all’altra della curva di Seregno per urlare ai ragazzi incoraggiamenti e consigli tattici (facendo uscire lo spirito dell’allenatore).. viva i ragazzi della curva, presenti anche  nel freddo gelido di un mercoledì pomeriggio a Gorgonzola per una partita di 

Coppa Italia dal destino già segnato. Viva i colori biancorossi, a prescindere. Per la maglia, per Varese.


MAX DIANI


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