“Salvate i teatri italiani!” A causa del Corona Virus, i teatri sono stati tra i primi a chiudere e saranno fra gli ultimi a riaprire. La preoccupazione, fra artisti e le piccole e medie imprese che si occupano di gestioni teatrali, è diffusa. Non saranno i prestiti agevolati proposti dal Governo, restituibili in 6 anni, a salvare il loro lavoro e la stessa Cultura. I motivi, per le imprese, partono dalle stesse regole imposte dalle gare d’appalto del settore teatrale, specie nella durata dell’appalto concessa: mai di 6 anni consecutivi, ma di un anno o due; con possibilità, in qualche caso, di rinnovo per 1 anno. Gare che, ovviamente, non garantiscono all’aggiudicatario di vincere anche quella successiva. Rischioso, perciò, indebitarsi con le banche per i sei anni previsti. In più, ogni gara assegna il punteggio maggiore all’offerta economica più bassa, da consegnare in busta chiusa da tutti i partecipanti al bando. Logico ipotizzare, avendo tali imprese sempre abbassato
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