DOCUMENTARIO: L' ASSOCIAZIONE VIA DEI VENTI PRESENTA "IL TRAUMA DEL TESTIMONE" CON TAYA ZUBOVA



Associazione Le Vie dei Venti - Sabato 10 Maggio ore 21 Sala Montanari a Varese - “Il Trauma del testimone” di Taya Zubova

SABATO 10 GIUGNO alle ore 21 presso la Sala Montanari a Varese, si conclude la stagione 2022 2023 dell'associazione Le Vie dei Venti con Taya Zubova, regista ed esule russa, che ci propone il suo documentario "Il trauma del testimone". Taya ci accompagnerà attraverso il suo documentario e la sua diretta testimonianza in un percorso per comprendere la natura di un trauma: una società civile, in Russia, distrutta.

"Proponiamo un un film documentario dal titolo "Il trauma del Testimonecon Taya Zubova, regista ed esule russa - ci spiega Gianluca Torrente, responsabile dell’associazione culturale Le Vie dei Venti - Taya ci accompagnerà attraverso il suo documentario e la sua diretta testimonianza in un percorso per comprendere la natura di un trauma: una società civile, in Russia, distrutta.

La guerra in Ucraina ha provocato un'ondata di emigrazione dalla Russia. Istanbul è diventata un hub di trasporto attraverso il quale i russi che non sono d'accordo con la guerra stanno cercando di fuggire in Europa, compresi molti che sono stati perseguiti in Russia per aver coperto operazioni militari o chiesto la pace. I protagonisti del film “Il trauma del testimone”- Julja, Kirill, Il'ja, Inna, Alevtina - hanno lasciato la Russia subito all'inizio della guerra. Una fotografa (suo marito durante le riprese stava portando al sicuro la nonna e la madre, passando attraverso Buča, Ucraina), un giornalista che si oppone al regime, una manager, un'antropologa e un volontario - sono tutte persone senza particolari conoscenze né molti soldi messi da parte.
Al momento delle riprese, si trovavano a Istanbul e cercavano di uscire da una condizione borderline in cui il ritorno alla vecchia casa non era più possibile e una nuova casa non esisteva ancora. Molti russi che si sono espressi contro la guerra si trovano ora in una situazione simile.
Oggi ciascuno di loro ha preso una strada diversa, ma ognuno ha portato con sé ciò che davvero conta: la misericordia, la dignità e la libertà.

La missione della regista Taya Zubova è quella di dare voce attraverso le sue opere agli emigranti russi e bielorussi e ai rifugiati ucraini (comunità nel Montenegro supportata da foundation Pristanishte dal 05 marzo 2022 che permette una vita pacifica in piena integrazione: secondo documentario che dà testimonianza di questa convivenza). Per stimolare il discorso libero e aperto, la troupe organizza una serie di incontri e proiezioni.

Il film è già stato mostrato in Polonia, Repubblica Ceca, Turchia, Serbia, Armenia, Georgia, Montenegro e anche in Italia (Milano, Torino, Bologna)".

Il 24 febbraio 2022 le prime bombe russe sono cadute su Kiev. Decine e centinaia di persone muoiono ogni giorno e le loro morti sono monitorate online da persone al di fuori dell'Ucraina. Tuttavia, dall'inizio della guerra, molti russi hanno subito un doloroso trauma testimoniale: ogni giorno vedono prove indiscutibili di crimini e città bombardate, ma non possono influenzare in alcun modo la situazione. Così come non possono smettere di provare dolore e coinvolgimento nell'aggressione russa. La guerra in Ucraina ha provocato un'ondata di emigrazione dalla Russia. Istanbul è diventata un hub di trasporto attraverso il quale i russi che non sono d'accordo con la guerra stanno cercando di fuggire in Europa, compresi molti che sono stati perseguiti in Russia per aver coperto operazioni militari o chiesto la pace.

I protagonisti del film “Il trauma del testimone”- Julja, Kirill, Il'ja, Inna, Alevtina - hanno lasciato la Russia subito all'inizio della guerra. Una fotografa (suo marito durante le riprese stava portando al sicuro la nonna e la madre, passando attraverso Buča, Ucraina), un giornalista che si oppone al regime, una manager, un'antropologa e un volontario - sono tutte persone senza particolari conoscenze né molti soldi messi da parte.

Al momento delle riprese, si trovavano a Istanbul e cercavano di uscire da una condizione borderline in cui il ritorno alla vecchia casa non era più possibile e una nuova casa non esisteva ancora. Milioni di russi che si sono espressi contro la guerra si trovano ora in una
situazione simile.

Ciascuno dei protagonisti, sperimentando perdite e traumi, continua a lottare per un futuro in cui non ci siano la tirannia e il terrore di essere incarcerati per una delazione o mandati al fronte a combattere in una guerra criminale. Oggi ciascuno di loro ha preso una strada diversa, ma ognuno ha portato con sé ciò che davvero conta: la misericordia, la dignità e la
libertà. Un percorso per la regista Taya Zubova che va dall'essere scioccati ad un senso di colpa poi trasformatisi in una responsabilità: la missione di dare voce attraverso le sue opere agli emigranti russi e bielorussi e ai rifugiati ucraini (comunità nel Montenegro supportata da foundation Pristanishte dal 05 marzo 2022 che permette una vita pacifica in piena integrazione: secondo documentario che dà testimonianza di questa convivenza). Per stimolare il discorso libero e aperto, la troupe organizza una serie di incontri e proiezioni. Il film è già stato mostrato in Polonia, Repubblica Ceca, Turchia, Serbia, Armenia, Georgia, Montenegro e anche in Italia (Milano, Torino, Bologna).

La proiezione viene promossa dall’associazione culturale Le Vie dei Venti e all’organizzatrice Alina Shirokova che sarà presente in sala.

INGRESSO LIBERO

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